Comunicato N° 14 del 14 Febbraio 2022

E’ stato eseguito per la prima volta a Messina il trattamento interventistico dell’embolia polmonare acuta in una donna settantenne affetta da una embolia polmonare massiva. La procedura interventistica è stata eseguita dall’equipe multidisciplinare dell’Unità di Cardiologia Interventistica, Terapia Intensiva Cardiologica e di Radiologia Interventistica del Policlinico di Messina.

L’embolia polmonare acuta è una patologia comune, e rappresenta ad oggi la terza causa di morte nel mondo, con un tasso di mortalità media del 13%. Il tema dell’embolia polmonare è inoltre drammaticamente attuale dato che i pazienti affetti da COVID-19 hanno un aumentato rischio di sviluppare complicanze trombotiche a livello polmonare.

L’embolia polmonare si sviluppa in seguito all’occlusione improvvisa di una o entrambe le arterie polmonari da parte di un trombo che impedisce il flusso sanguigno e la corretta ossigenazione del sangue, sovraccaricando le camere destre del cuore. Nelle forme più gravi, la completa ostruzione delle arterie polmonari comporta gravi quadri di ipossia e shock che possono causare la morte del paziente.

Le possibilità terapeutiche finora disponibili per il trattamento dell’embolia polmonare erano limitate alla somministrazione di anticoagulanti sistemici per i pazienti a rischio basso o intermedio, e alla trombolisi sistemica per i pazienti con evidente compromissione emodinamica, con un alto rischio di complicanze emorragiche potenzialmente fatali. Inoltre, la non completa risoluzione della trombosi può comportare la compromissione del circolo polmonare a lungo termine esitando in forme di ipertensione arteriosa polmonare tromboembolica che hanno un impatto devastante sulla sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti.

Nel caso trattato al policlinico, tramite cateteri inseriti direttamente nell’arteria polmonare ed i suoi rami è stato somministrato localmente un farmaco trombolitico a basso dosaggio associato ad impulsi di ultrasuoni ad alta frequenza. Tale trattamento, che è durato per circa 12 ore in terapia intensiva, ha permesso la dissoluzione del trombo ristabilendo la normale circolazione delle arterie polmonari.

L’utilizzo delle onde acustiche ha lo scopo di aumentare la capacità di penetrazione del farmaco e di potenziare l’efficacia del trattamento, con una migliore e più rapida dissoluzione del trombo e, soprattutto, con l’impiego di una minore quantità di farmaco, rispetto alle normali procedure di trombolisi sistemica, riducendo il rischio emorragico.

La cardiologia interventistica del Policlinico Universitario di Messina garantisce da anni il trattamento 24 al giorno, sette giorni su sette, dell’infarto miocardico acuto, e da oggi, con i nuovi ed innovativi dispositivi disponibili, garantisce anche il trattamento percutaneo dell’embolia polmonare acuta nei pazienti a rischio intermedio-alto. Questo nuovo importante traguardo è stato reso possibile grazie all’impegno e la collaborazione multidisciplinare delle varie equipe ed al supporto dell’amministrazione del AOU policlinico G. Martino, con l’utilizzo di tecnologie innovative a beneficio della cittadinanza.

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