Comunicato N° 123 del 7 Luglio 2020

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Conclusa con successo l’edizione digitale di AL Lavoro Sicilia 2020, organizzata da AlmaLaurea in collaborazione con la Rete degli Uffici di Placement degli Atenei siciliani, dal 29 giugno al 3 luglio. I numeri di questa inedita edizione sono stati molto incoraggianti, a dimostrazione del successo di un innovativo format imposto per gestire la contingente situazione emergenziale connessa al COVID-19. Oltre 2.000 laureati registrati e più di 500 colloqui fissati con le 20 imprese nazionali e internazionali protagoniste dell’appuntamento.

L’iniziativa si è chiusa il 3 luglio con il seminario on line Digital table – Giovani e Lavoro nel post pandemia: il focus Sicilia, coordinato da Ornella Giambalvo, Presidente della rete regionale del Placement, Università degli Studi di Palermo. L’evento ha visto la presentazione – in prima nazionale – di un’analisi dei settori produttivi in crisi nell’era della pandemia, realizzata dal sociologo Stefano Palumbo, fornendo delle riflessioni e delle proposte per ridurre le disuguaglianze lavorative. Stimolanti i contributi a commento da parte di prestigiosi rappresentanti del mondo accademico che hanno sottolineato la disponibilità a cooperare con le istituzioni per disegnare inediti percorsi di inserimento lavorativo per i giovani. In primo piano l’intervento di Antonio Perdichizzi, Ceo Tree srlCon l’accelerazione imposta dal COVID-19, secondo Perdichizzi sono state considerate nuove formule lavorative, in primis lo Smart Workinge in particolare il South Working, che permetterà di attrarre talenti e valorizzare il capitale umano, restando in Sicilia ma lavorando per grandi multinazionali estere.
Proprio in relazione all’era post COVID interessante il contributo di Stelio Verzera, Cofondatore Cocoon Proorganizzazione liquida di ultima generazione che offre suggestioni innovative per ridisegnare il prossimo futuro. Tra evoluzione e resilienza,Verzera, da messinese, propone per la Sicilia, crocevia culturale dalle forti potenzialità, in occasione dell’edizione AL Lavoro 2021, nuove piste di innovazione con il superamento del tradizionale concetto di “carriera professionale”.
Cinque giorni, quindi, di seminari in streaming open, momenti di confronto riservati, webinar sull’orientamento postlaurea, colloqui one-to-one con i recruiter in modalità digitale e, per la prima volta, un tavolo di confronto tra i Rettori delle Università degli Studi di Messina, Palermo Catania ed Enna Kore.
Successo anche per i webinar a numero chiuso, andati tutti esauriti. In particolare quello intitolato “La ricerca del lavoro: strumenti e servizi degli uffici placement per i laureati” che ha offerto la possibilità di presentare la Rete degli uffici di Placement, frutto di un importante lavoro di co-progettazione partecipata di nuovi servizi AL Lavoro, realizzato in attuazione del primo anno di protocollo di intesa. A dimostrazione del fatto che gli Atenei non solo parlano tra loro, ma dialogano anche con il mondo produttivo. Un’intesa che mette in luce come questi due mondi siano pronti per trasformare la grave depressione che si sta attraversando in una grande opportunità. Unasinergiaquesta che entrambi i soggetti sono pronti amettere a valore anche delle istituzioni, locali e nazionali, in un’ottica di formazione e di valorizzazione del capitale umano dell’Isola.
L’altro stimolante dibattito ha riguardato Industrie culturali e creative e nuove professionalità: focus sugli studi occupazionali per filiera del settore agro-turistico-beni culturali con Claudio Gulli, Palazzo Butera di Palermoe Francesco Mannino, Officine Culturali di Catania.

Laurearsi conviene continua a essere il claim forte. E non solo nelle lauree STEM. Le parole chiave emerse sono state innovazione, contaminazione di saperi, collaborazione, smart working e south working, le nuove sfide post pandemia per rimettere – in fretta – al centro i giovani e l’occupazione giovanile, proprio ripartendo dal Sud.

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