Venue

Places of interest.

– May, 2nd: Villa Pace, via Consolare Pompea, 91 (only Group Meetings)

– May, 3rd: Rettorato (University of Messina, Main Building): morning: Aula Magna; afternoon: Accademia Peloritana dei Pericolanti

– May, 4th: Rettorato (University of Messina, Main Building): Accademia Peloritana dei Pericolanti

 

UNIVERSITÀ DI MESSINA, RETTORATO (Piazza Pugliatti, 1)

Il plesso centrale dell’Università di Messina è ubicato nel centro cittadino di fronte al Palazzo di Giustizia (Palazzo Piacentini) e risale, nella sua forma attuale, al 1927, su progetto dell’architetto Giuseppe Botto. Venne costruito, in sostituzione dell’edificio distrutto dal terremoto del 1908, in stile neoclassico con decorazioni floreali.

Nel cortile interno si conserva il portale in stile manierista appartenuto al Collegio dei Gesuiti degli inizi del XVII secolo, definito “Prototipo” poiché il primo fondato dalla Compagnia di Gesù di S. Ignazio di Loyola.

Sotto la scalinata interna dell’edificio centrale dell’Ateneo, oltre a i resti del primo Studium Messanae, si trova un Antiquarium che ospita la ‘Collezione Zipelli‘, una importante raccolta di maioliche italiane e spagnole, soprattutto di Caltagirone.

Nel corridoio attiguo all’Aula Magna del Rettorato è collocata una piccola esposizione della ‘Collezione Archeologica Zipelli’ e della ‘Collezione Numismatica Baldanza’. Quest’ultima, acquistata dall’Università di Messina nel 1992, è costituita da 845 esemplari quasi tutti in argento di epoca antica, medievale e moderna, rinvenuti localmente tra le rovine causate dai terremoti del 1783 e  del 1908, o ripescati anche sulla spiaggia di Mare Grosso. Rilevante è soprattutto il nucleo di monete medievali e moderne, poiché rappresentano una microstoria della monetazione battuta in età normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola da Messina nell’importante ruolo di zecca regia, ruolo perso in seguito alla rivolta antispagnola del 1674.

ACCADEMIA PELORITANA DEI PERICOLANTI

“As in the sea between Scylla and Charybdis the helmsman is ever in danger, yet he will be thought shrewd and sagacious, if, keeping his ship on a straight course between the two, avoiding the rocks on the one side and the maelstrom on the other, he brings his ship safely to harbour:
So in learning, the scholar is tossed between difficulties and adversities; but he will be worthy of praise and glory, if, directing his mind and proper reason around them, likewise avoiding any impediment or contention, he penetrates without hindrance into the Truth he seeks.”

Carlo Vitali (excerpt, translated from the Dichiarazione dell’Impresa generale della nuova Accademia Peloritana detta de’ Pericolanti, Messina, 1729)

 

L’Accademia nasce per autorizzazione del Vicerè di Sicilia nel 1729 come organizzazione di ordine scientifico e umanistico per la promozione della cultura negli anni nei quali l’Università di Messina viene chiusa dagli Spagnoli, per punire la città dalla ribellione anti spagnola. Tra le poche Accademie sopravvissute vi fu l’Accademia degli degli Accorti che si diventò l’Accademia Peloritana dei Pericolanti con uno stemma raffigurante una nave che a vele spiegate viaggia tra Scilla e Cariddi e con il motto “Inter utramque viam”. Era associata con l’Accademia dei Dissonanti di Modena.

Fu detta “dei Pericolanti”, secondo un documento dell’Abate Carlo Vitali, primo segretario  dell’Accademia, per la similitudine tra la navigazione sullo Stretto di Messina “come nel mare tra Scilla e Cariddi pericola sempre il nocchiero” e lo studioso che “nel sapere, tra le varie difficoltà, e con le varie traversie, pericola … e ciò non ostante  penetra senza inciampo nella verità ricercata”.

Dal 1729 ad oggi tutti settori culturali sono rappresentati: dalla medicina alle scienze giuridiche, dagli studi letterari a quelli filosofici e filologici, dall’arte alle scienze. La sala dell’Accademia, ubicata al piano terra del plesso centrale dell’Università, è arricchita dalla presenza di “Cinquecentine” di opere rare e pregiate e dispone di un notevole patrimonio librario.

VILLA PACE (Via Consolare Pompea, 91)

La villa, oggi proprietà dell’Università, è situata in un giardino in riva allo Stretto. È una rara testimonianza di architettura dell’Ottocento di una vecchia Messina borghese pre-terremoto.

La villa, composta da vari edifici, fu costruita, lungo la “strada al faro”, nel Casale di Pace, nel 1877 da Robert Sanderson, figlio di un imprenditore britannico, ufficiale della Marina di Sua Maestà, ai tempi dell’ammiraglio Orazio Nelson, William Sanderson, dedito al commercio di estratti di agrumi.

Per la bellezza del paesaggio circostante e l’atmosfera contemplativa che avvolge questa residenza, la villa fu definita da un diplomatico tedesco, Franz von Wantoch Rekowski,“luogo dell’anima”. Vi furono ospitati più volte il Kaiser Guglielmo II e i suoi familiari ed esponenti della Casa reale dei Savoia.

Parte del complesso fu distrutta dal terremoto del 1908 e fatta ricostruire su progetto di Aristide Caneva di Rivarolo nel 1915. Negli anni Venti passò in mano alla famiglia Bosurgi che ne mantenne la proprietà, finché, nel 1992, il complesso venne acquisito dall’Università di Messina che, ristrutturandolo, lo ha adibito in parte a esposizione museale, in parte a sede di congressi, di iniziative culturali e Scuole Estive. Il parco, raro esempio di giardino siciliano ispirato a modelli anglosassoni, si estende su una superficie di oltre 34000 mq tra la strada costiera e la via Panoramica dello Stretto.

VILLA AMALIA 

Nel 1853 Robert Sanderson fece realizzare all’interno del complesso di Villa Pace una splendida residenza estiva cui sarà dato il nome di “Villa Amalia”, in onore della moglie Amalia Sarah Child sposata proprio in quell’anno.